VATA è composto da SPAZIO e ARIA. Vata, nei testi ayurvedici, viene indicato con il termine Vayu (vento), perché è l’aria di questo dosha a far muovere e compiere le loro funzioni a Pitta e Kapha. Governa il movimento, il respiro, la circolazione, il battito cardiaco. Le qualità di Vata sono: secco, sottile, freddo, leggero, mobile, rapido, ruvido, sottile. Se questo dosha non è in equilibrio ci sentiamo bloccati, confusi, indecici, dubbiosi, soggetti a sbalzi di umore, instabili. Respiriamo, parliamo, mangiamo velocemente. La nostra digestione è lenta e difficile, il ciclo mestruale e l’evacuazione irregolari, soffriamo infatti di stitichezza e/o flautolenza, siamo intolleranti al freddo, ci sentiamo fiacchi, con dolori articolari e addominali. La pelle sarà secca e ruvida. La mente agitata, con difficoltà a rilassarsi e a concentrarsi. La pratica del massaggio è un potente strumento per pacificare Vata. L’olio deve essere caldo, pesante, con piante ayurvediche adatte per questo dosha, le pressioni saranno profonde, le manovre atte ad alleviare tensioni e liberare l’energia imprigionata nelle articolazioni.
KAPHA è composto da ACQUA e TERRA Kapha è solido, pesante, freddo, lento, liscio, untuoso, stabile, statico. Ha una natura adesiva, collosa, significa “colui che tiene insieme le cose”, infatti, Kapha tiene insieme il corpo, idratandone i tessuti, gli organi e la pelle. Governa la struttura e l’equilibrio dei fluidi. Se Kapha non è in equilibrio saremo attratti da cibi saporiti, si potrebbe verificare un aumento di peso, ritenzione dei liquidi e presentarsi disturbi quali formazioni cistiche, sonnolenza, digestione lenta, allergie, sinusite, letargia, apatia, depressione. Con Kapha in eccesso potremmo apparire come persone tendenti al vittimismo, pigre, ottuse, testerde, avide e possessive. Possiamo riequilibrare questo dosha attraverso un massaggio energico e profondo che preveda impastamenti per eliminare le tossine (Ama), manovre dinamiche, veloci, stimolanti, vigorose, per portare leggerezza, movimento, calore. L’ambiente, infatti, dove viene praticato il massaggio deve essere caldo. Si utilizzeranno oli medicati riscaldanti, tonificanti, drenanti e purificanti.
Questo dosha è composto da Fuoco e Acqua, è caldo, oleoso, fluido, penetrante, piccante e veloce. Pitta governa il metabolismo, trasforma il cibo in energia e regola la temperatura corporea. Un suo squilibrio (in eccesso) si manifesta con sudorazione abbondante, irritazioni agli occhi, smisurato appetito che degenera in bruciori di stomaco e gastrite, eruzioni e sfoghi cutanei, infiammazioni nei vari organi. Uno dei disturbi principali è il mal di testa, per questo motivo, tra i trattamenti consigliati per Pitta c’è lo Shirodhara, Shiro significa testa e Dhara “far colare un filo d’olio”. Le persone con caratteristiche Pitta soffrono molto il caldo, sono facilmente irritabili, ansiose, eccessivamente critiche verso se stesse e gli altri, arroganti, intolleranti. Il massaggio per Pitta deve essere allora caratterizzato da movimenti lenti, avvolgenti, con sfioramenti e manovre delicati, massaggiando però in profondità per sciogliere eventuali blocchi energetici ed emozionali. Consigliato per Pitta anche il massaggio con ghiaccio per eliminare l’eccesso di calore nel corpo.